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RAGIONIERE: la storia

Sommario:

Il logo dei Ragionieri Commercialisti: "Lo Shu"

Le Radici antiche di una libera professione

La nascita della Categoria

L'importanza della moderna professione

Chi può essere ammesso all'albo

L'Iscrizione all'albo

Il logo dei Ragionieri Commercialisti: "Lo Shu".

 

Iscritto nel cerchio, la forma geometrica più consueta nelle operazioni documentarie (timbri, sigilli, bolli, eccetera) il simbolo si ispira otticamente alla scrittura del sistema decimale di numerazione sumero, databile al 3000 avanti Cristo.

L’immagine grafica, costituita da 45 segni circolari (i numeri come venivano impressi dai Sumeri) allude al più noto dei "quadrati magici" della Cina antica, il Lo Shu, simbolo dell’armonia universale.

La sua proprietà particolare è che la somma dei numeri di ogni riga, colonna e diagonale dà costantemente 15.

Il logo è costituito da nove gruppi di segni circolari rappresentanti i numeri dall'uno al nove: sua proprietà fondamentale è che la somma dei numeri di ogni riga, colonna e diagonale è costantemente uguale a 15.

L’unione concettuale di questa figura, che secondo i cinesi racchiude in sé tutti gli arcani della matematica, con la scrittura contabile tramandataci dalle tavolette in terracotta della Mesopotamia, vuole esprimere un tributo alle origini storiche della ragioneria.

Inoltre questo simbolo rappresenta una "R" stilizzata, vale a dire: Ragionieri.

 

Le Radici antiche di una libera professione

Luca Pacioli (o Paciolo)

Figura ispiratrice e modello del ragioniere libero professionista è la figura di frate Luca Pacioli nato a Borgo Sansepolcro (1445-1517) e per questo detto anche Luca di Borgo.

Il Pacioli scrive "Mai si deve mettere in dare che quella ancora non si ponga in avere, e così mai si deve mettere cosa in avere che quella ancora quella medesima con suo ammontare non si metta in dare. E di qua nasci poi al bilancio che del libro si fa: nel suo saldo tanto convien che sia il dare quanto l'avere".

 

 

La nascita della Categoria

Tra i primi utilizzatori del metodo ci furono quei "Rasonati" dei quali la Repubblica di Venezia istituì nel 1581 il "Collegio", con il fine di garantirsi professionisti affidabili e capaci per l'amministrazione della cosa pubblica.


La loro abilità divenne presto nota in tutta Italia e in Europa al punto di richiamare nella città lagunare i numerosi studiosi che volevano apprendere il metodo veneziano.
Per tutti i secoli successivi, negli stati e nelle città italiane, nacquero in momenti diversi "i Collegi dei Ragionati" che, con l'unità d'Italia e il 1° Congresso Nazionale della categoria del 1879, prepararono il campo alla legge n.327 del 15 Luglio 1906, istituiva della moderna libera professione, esercitabile soltanto da parte degli iscritti nei vari Collegi.

L'importanza della moderna professione

Una prova di quanta importanza attribuisse lo Stato unitario alla categoria si può desumere dal fatto che la legge che disciplina la professione di ragioniere à stata promulgata, in ordine cronologico, al secondo posto, preceduta soltanto da quella relativa agli avvocati (1874), mentre sono successive quelle dei medici (1910), dei notai (1913), degli ingegneri e architetti (1923) e degli esercenti in materia di economia e commercio (1929), che ha dato vita alla categoria dei dottori commercialisti.

Chi può essere ammesso all'albo

La professione è oggi regolamentata dal D.P.R. n.1068 del 27 Ottobre 1953.
I requisiti per l'iscrizione all'Albo, conetnuti nell'art.31 dell'ordinamento professionale, sono stati modificati con la L.12/2/1992, n.183.
La nuova legge ha recepito la crescita professionale di cui la categoria è stata protagonista, riconoscendole un livello formativo e culturale di grado universitario.
Ciò ha confermato la prestigiosa collocazione già conquistata, sia in campo nazionale che internazionale, nell'ambito delle professioni economiche.

Per iscriversi all'Albo dei Ragionieri Commercialisti occorrono i seguenti requisiti:

a) aver conseguito il diploma di Ragioniere presso un istituto Tecnico Commerciale, come segno distintivo di una formazione specifica in materia, acquisita sin dalla giovane età;

b) possedere un Diploma Universitario triennale in materie rientranti nell'oggetto professionale oppure la laurea in Economia e Commercio o in Giurisprudenza;

c) aver svolto 3 anni di pratica professionale;

d) aver superato il prescritto Esame di Stato.

L'Iscrizione all'albo

Gli iscritti all'Albo, oltre alle leggi dello Stato, sono tenuti ad osservare le norme imposte dall'ordinamento professionale, nonché il codice deontologico della categoria.
All'atto dell'ammissione, essi devono dimostrare il pieno godimento dei diritti civili e di essere di condotta irreprensibile.

E a tale condotta devono continuare ad attenersi in ogni momento della loro vita, sotto la verifica costante del Consiglio del Collegio cui appartengono.
Il Ragioniere Commercialista, colpevole di abusi e mancanze nell'esercizio del-la professione o di fatti non conformi alla dignità e al decoro professionali, in base all'art. 34 dell'ordinamento, è sottoposto a procedimento disciplinare che può porta-re fino alla radiazione dall'Albo.
L'esistenza dell'Albo rappresenta, quindi, per l'utente un'efficace garanzia che gli consente, ogni volta che si rivolge a un professionista, di accertarne l'iscrizione presso il più vicino tra i 105 Collegi dei Ragionieri Commercialisti.
Solo gli iscritti all'Albo sono abilitati all'esercizio della professione.